Invecchiamento attivo, ieri il convegno

Invecchiamento attivo, ieri il convegno

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07/06/2023



Si è tenuto ieri mattina l’incontro dal titolo “Invecchiamento attivo: una nuova frontiera per il benessere degli anziani". Dopo il saluto iniziale di Antonio Maglio, Segretario Generale Fnp Cisl Campania, il convegno coordinato da Rita Liguori, Coordinatrice Politiche di Genere, è iniziato con il videomessaggio di  Alfredo Ferrante, Dipartimento Politiche della Famiglia Presidenza del Consiglio, per poi proseguire con gli interventi di  Lucia Fortini, Assessore alle Politiche Sociali Regione Campania, Francesco Barbabella, Ricercatore IRCCS-INRCA, Giuseppe Gargiulo, Presidente Regionale Anteas Campania, Carmine De Blasio, Direttore Generale Consorzio Servizi Sociali Ambito A5, Melicia Combierati, Responsabile Welfare Cisl Campania, Emilio Didonè, Segretario Generale Fnp Cisl Nazionale.

Lucia Fortini, Assessore alle Politiche Sociali Regione Campania

Dobbiamo tener conto che quando noi parliamo di anziani, ci riferiamo sia a persone che hanno patologie e difficoltà nell’essere incluse nel tessuto sociali, sia a persone che hanno tanta energia e che sono autonome. Dal mio punto di vista sarebbe necessario sdoppiare e dividere completamente le platee, destinando a ciascuna specifici fondi.

La trasformazione dei fondi da assegni a servizi sicuramente potrà includere una popolazione anziana, ma dal mio punto di vista sarebbe necessario sdoppiare e dividere completamente le platee attraverso dei fondi. Io avevo anche proposto all’interno della commissione degli assessori regionali alle politiche sociali l’idea che il fondo non autosufficienza per persone malate gravissime potesse anche essere finanziato attraverso fondi della Sanità. Parliamo di persone che hanno patologie molto gravi per cui potrebbe non essere considerata una spesa non appropriata e invece dedicare delle risorse stavolta invece finanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la popolazione anziana.

Francesco Barbabella, Ricercatore IRCCS-INRCA

Il Progetto Nazionale nel triennio 2022-2024, si articola in tre attività principali:

  • eventi di presentazione dei risultati a livello regionale e questo incontro si situa proprio con questa prima attività,
  • workshop regionali in cui si dialoga con la società civile per accogliere suggerimenti su come poter migliorare la politica in materia
  • scambi di esperienze.

L'evento di distribuzione vuole valorizzare quello che è stato fatto dalla regione fino ad ora e promuovere le attività progettuali, cercare di attivare ancora di più la rete di stakeholder regionali, organizzando incontri che andranno appunto nella direzione di sviluppare e consolidare le politiche sanitarie.

Nell’ambito della ricerca, gli input ricevuti indicano alcuni punti critici:

  • il bisogno di un maggior coinvolgimento degli attori sociali nella progettazione e valutazione istituzionale;
  • considerare e supportare in modo più efficace gli assistenti familiari (c.d. badanti) nel loro ruolo di cura;
  • riconoscere e combattere con più forza le disuguaglianze di genere in età anziana;
  • dedicare attenzione e risorse anche alle aree extraurbane e interne, più svantaggiate.

Giuseppe Gargiulo, Presidente Regionale Anteas Campania 

Cresce sì l’età media ma con essa i rischi correlati: fragilità, solitudine, emarginazione sociale, scarsità di reddito.

Una persona per invecchiare bene deve avvalersi di una sanità efficiente. Non è possibile dover prenotare una visita e dover aspettare mesi in liste di attesa.

Diversi studi affermano che in futuro, i giovani di oggi percepiranno una pensione pari al 50% di quella che oggi percepiscono gli anziani. E invece di attuare soluzioni, si sta facendo in modo di indebolire la forza d’acquisto attuale, affinchè le pensioni odierne, saranno sempre più simili a quelle del futuro, così i giovani non vedranno la differenza.

Oggi rispetto all'invecchiamento attivo, l’Anteas sta facendo cose importanti:

-un corso dove si parla dell’educazione allo star bene. Perché invecchiare bene è importante;

-un laboratorio con l’Ikea per il giusto riutilizzo di materiali dismessi;

-un corso di alfabetizzazione informatica.

Melicia Comberiati, Responsabile Welfare Cisl Campania

Quando si parla della mancata attuazione della normativa sulll'invecchiamento attivo c’è da dire che c’è una grande produzione normativa e spesso si ha difficoltà nel fare sintesi. Le risorse nazionali hanno delle percentuali stabilite su macrolivelli di servizio e bisogna vedere quanto è destinato all’invecchiamento attivo. Anche la non autosufficienza si scontra con mancanza di risorse non ancora stanziate.

Carmine De Blasio, Direttore Generale Consorzio Servizi Sociali Ambito A5

E’ fondamentale ideare progetti di inclusione ed è importante non perdere la memoria storica. Il progetto Sol-Chi (SentimentO dei Luoghi | Cultural Heritage of Irpinia) è una campagna partecipativa di ricognizione e raccolta degli elementi del patrimonio culturale, un percorso di ricostruzione e ascolto della memoria locale dei 28 comuni del Consorzio Servizi Sociali – Ambito A/5.

Saranno attivati processi di collaborazione tra il gruppo di lavoro formato e le realtà istituzionali, associative, scolastiche, singoli cittadini, ma soprattutto testimoni e custodi viventi del territorio sui grandi temi del patrimonio storico-artistico, naturalistico, biodiversità, tradizioni, identità. Chi vorrà lasciare in eredità la propria testimonianza, i ricordi, le immagini, i suoni, le storie, le parole potrà caricarli sul sito web del progetto. I dati di questo archivio, insieme a interviste e ricerche di campo che si svilupperanno durante un anno di osservazione che, ispirati dal metodo antropologico si tradurranno nel linguaggio audio-visivo e artistico, saranno restituiti attraverso molteplici forme, una delle quali la consegna del “seme di memoria”.

A termine di ogni percorso di ricerca nei solchi, che come una trama collegano 28 paesi, sarà lasciato alla comunità un seme, fisico e simbolico, che conterrà tutto il materiale digitale raccolto e dovrà essere curato e coltivato dalle generazioni future.

Emilio Didonè, Segretario Generale Fnp Cisl

Gli anziani sono invisibili. Un paese che non è in grado di fare riforme strutturali e continua a buttare la polvere sotto il tappeto non ha futuro. Non ha futuro perché i problemi in questo paese diventano sempre più grandi perché non li affrontiamo. Quando in una famiglia c’è un problema cosa si fa? Lo si affronta subito. In Italia non è così. Si continua a non affrontare i problemi. E’ mai possibile che la nostra politica da trent'anni non affronta questi problemi? Non è solo questione di soldi ma anche di interessi. Diciamoci la verità. Perché se non ci fossero interessi, la riforma la farebbero subito. La non autosufficienza ad esempio. Da quanti anni si lavora per mettere a punto una legge? Partiamo dalla legge 328, la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. In Italia si è arrivati a concretizzare le cose perché c’era il rischio di perdere finanziamenti europei.

Quando in una famiglia c’è un anziano o un disabile con problemi di salute cosa si fa? Si cerca di risolvere il problema ma ci si mette dei soldi. Servono degli integratori e ci si mette dei soldi, serve qualcuno che assiste, si cerca una badante e ci si mette dei soldi. Cioè ogni servizio costa e ci si mette dei soldi. Ci vogliono risorse e sono necessarie per soddisfare determinati bisogni.

 

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