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05/11/2024
La manovra finanziaria arriva in Parlamento: Cisl disponibile a confrontarsi per migliorare la manovra
La manovra, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è arrivata alla Camera per l'avvio dell'iter parlamentare per la sua approvazione entro la fine dell'anno. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento sono iniziati il 28 ottobre; il termine degli emendamenti è fissato fra l'8 e il 10 novembre. Il testo contiene 144 articoli.
Alcuni temi cardine della manovra:
Pensioni
Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell'1,3% nel 2026. Quest'ano scadeva l'aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio per il 2024. Le pensioni arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali perché la base di calcolo è quella precedente all'aumento del 2,7% dato l'anno scorso maggiorata con il recupero dell'inflazione pari all'1%.
Nel 2025 non ci sarà il recupero dell'inflazione per le pensioni dei residenti all'estero a meno che non siano assegni fino al trattamento minimo.
Sanità
Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è incrementato di 1.302 milioni di euro per l'anno 2025, 5.078 milioni di euro per l'anno 2026, 5.780 milioni di euro per l'anno 2027, 6.663 milioni di euro per l'anno 2028, 7.725 milioni per l'anno 2029 e 8.898 milioni annui a decorrere dall'anno 2030. Una quota delle risorse incrementali "pari a 883 milioni di euro per l'anno 2028, 1.945 milioni di euro per l'anno 2029 e 3.117 milioni annui a decorrere dal 2030 - si precisa - è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali 2028-2030".
Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla manovra. Sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili; così come sono esclusi gli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024.
Per consentire l'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è vincolata una quota pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025.
Famiglia
Arriva per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 un ”bonus nuove nascite” una tantum da 1.000 euro. La condizione è che il nucleo familiare abbia un Isee inferiore a 40.000 euro annui.
Il bonus mamme, anche con due figli, viene esteso alle lavoratrici autonome ma con un tetto di reddito fino a 40mila euro. Le lavoratrici, che non abbiano optato per un regime forfetario, potranno usufruire, se hanno due figli, di una decontribuzione fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e, nel caso delle mamme con tre figli fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. L'esonero, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, spetta solo se la retribuzione non supera i 40mila euro annui.
Esteso a tutti (e non solo più a quanti hanno un altro figlio di età inferiore a 10 anni) e reso strutturale il bonus nido previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro. A sostegno della misura vengono stanziati 97 milioni di euro per il 2025, 131 milioni di euro per l'anno 2026, 194 milioni di euro per il 2027, 197 milioni di euro per il 2028 e 200 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029. E' quanto prevede la legge di bilancio approdata alla Camera. Confermata anche l'esclusione dell'assegno unico del computo dell'Isee per la richiesta dell'agevolazione.
Povertà
Stanziate nuove risorse per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità attraverso la Carta ”Dedicata a te”. La dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti è incrementata di 50 milioni di euro annui dal 2025. Inoltre la dotazione del fondo istituito presso il Ministero dell'agricoltura destinato all'acquisito di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, o in alternativa di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale per soggetti con Isee fino a 15mila euro è incrementata di 500 milioni per il 2025 per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Riordino detrazioni
Stretta sulle detrazioni per chi ha un reddito oltre i 75mila euro ma con vantaggi che crescono in base al numero dei figli. In base al testo della manovra - infatti - chi ha un reddito tra i 75mila e i 100mila euro potrà portare in detrazione fino a un massimo di 14mila euro, 8mila oltre i 100mila. In assenza di figli la cifra è dimezzata (moltiplicata per il coefficiente di 0.5) per quanti hanno un solo figlio ridotta moltiplicando per un coefficiente di 0.85, resta pari se si hanno più di tre figli o figli con disabilità. Un contribuente oltre i 100mila senza figli potrà detrarre a conti fatti 4mila euro.
Cuneo
Cambia il meccanismo che consente di rafforzare le busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo. Il primo articolo normativo della legge di bilancio conferma le attuali aliquote Irpef e alza la base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro. Poi prevede, fino a 20.000 euro di reddito, il riconoscimento di un bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno: 7,1% fino a 8.500 euro, 5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro, 4,8 per cento tra 15.000 e 20 mila euro. Superato questo importo si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila euro, e poi un decalage fino a 40mila euro.
Fonte: Conquiste del Lavoro