Comunicazione sulla rivalutazione

Comunicazione sulla rivalutazione

Notizie Principali | Notizie Territoriali

15/11/2020



E' in preparazione il documento economico e finanziario da presentare alle Camere.

Nella bozza iniziale di questo documento, a sorpresa, si era spostato la rivalutazione delle pensione al 2023. Come sapete, si era convenuto che dal gennaio 2021 si sarebbe provveduto alla rivalutazione secondo i criteri della legge 388 del 2007.

Grazie all'attenzione, alla presenza, alla capacità e all'autorevolezza del nostro Segretario Generale, appena saputa la notizia, lo stesso si è lamentato con il Governo tanto che in una seconda bozza nel pomeriggio di oggi 15.11.2020, è giunta la notizia che lo spostamento della rivalutazione delle pensioni dal 2021 al 2023 è stato cassato.

Orbene, come vedete vi è un governo estremamente oscillante che non solo è manifestamente incapace di mantenere i suoi stessi impegni, è un governo, il quale preferisce andare avanti non con un piano organico complessivo, perchè per aver un piano organico complessivo è necessario avere un'idea di cosa bisogna fare.

Questa idea manca, si va avanti a sbalzi, chi grida di più viene ascoltato e questa è stata la logica dei bonus di ogni tipo e di ogni particolarità.

Per questi motivi avevamo messo in piedi la mobilitazione per il 19 novembre 2020.

Purtroppo le condizioni del Coronavirus, l'incalzare della pandemia, il passaggio in zona rossa di tantissime regioni, ci hanno costretto a sospenderla.

Questo non significa che la nostra azione di attenzione allo sviluppo delle nostre rivendicazioni si sia fermato. Anzi, esso è quanto mai vigile e attento, non solo per la grande capacità del nostro Segretario

 

Generale Piero Ragazzini, ma anche per le attività che continuiamo a svolgere nonostante la pandemia, Noi tutto il quadro dirigente nazionale, regionale e territoriale.

Non possiamo non sottolineare come Maurizio Landini ieri nell'incontro televisivo con il Presidente di Confindustria ha ribadito giustamente la necessità di rinnovare i contratti, ma ha dimenticato che questo Paese non ha solo 12 milioni di lavoratori senza contratto, ma anche 16 milioni di pensionati che da anni attendono una riduzione del fisco a loro carico e la rivalutazione delle pensioni.

Su questo tema, anche lo Spi e la Uilp sono infatti molto tiepidi. Ecco perché tutti noi Segretari Regionali abbiamo raccomandato su questi argomenti la grande unità della Fnp insieme alla Confederazione Cisl, perchè è l'unico modo per continuare la rivendicazione delle nostre legittime aspettative a favore di tutti i pensionati e di tutti i cittadini anziani.

Voglio quindi rassicurare gli iscritti e i cittadini, i nostri collaboratori per l'impegno forte, attento, continuo ed estremamente rigoroso, fondato su temi giusti e sempre centrato su un'azione fondamentale, al servizio di pensionati e cittadini.

Uniti si vince.

 

Il Segretario Generale

Fnp Cisl Campania,

Augusto Muro

Condividi l'articolo su: