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27/01/2023
La giornata della Memoria richiama all’attenzione di tutti noi l’orrore dei campi di sterminio e l’immane tragedia della Shoah. Ancora oggi dobbiamo riflettere sulle cause che permisero una simile atrocità, per evitare che tali orrori si ripetano.
Dobbiamo riflettere sulle parole di Papa Francesco: “Se gli altri tacciono, se il mondo tace, vi domando: Voi griderete? Per favore, per favore, decidetevi prima che parlino le pietre”.
Purtroppo la storia ci insegna che i mostri della ragione non sono mai sopiti del tutto. Dobbiamo vigilare sempre su tutte quelle condizioni che possono generare il seme dell’odio che non è del tutto estirpato e dobbiamo evitare che torni a dare i suoi frutti.
L’imminente anniversario dell’inizio dell’invasione russa in Ucraina, con gli orrori a cui assistiamo quotidianamente, i molti conflitti che insanguinano il pianeta e la ribellione dei giovani in Iran dimostrano che i valori della pace e del rispetto dell’altro vanno riaffermati ogni giorno.
E’ necessario, quindi, infondere nelle nuove generazioni l’importanza dei valori della democrazia, della tolleranza, dell’eguaglianza e ricordare che il Giorno della Memoria è l’occasione per rendere omaggio a tutte le vittime della Shoah, ma è anche il simbolo della vittoria sul male.
Soprattutto, bisogna essere costruttori di pace, per affermare una società fondata sul rispetto della vita, della libertà e della giustizia che sono il bene più prezioso da custodire nella nostra esistenza ”contro ogni forma di intolleranza e discriminazione”.